Da anni accogliamo visite scolastiche guidate nel nostro laboratorio…. eppure ogni volta è una emozione, una gioia immensa , un entusiasmo incredibile, per me che in prima persona da sempre li seguo e anche per i nostri collaboratori , che si sentono coinvolti emotivamente in questa impegno gravoso e gioioso nello stesso tempo. Ieri erano circa 80 più le insegnanti , una vera festa che si è conclusa come sempre con aranciata e dolci .
La loro attenzione, i loro sguardi puri e sinceri, le loro domande curiose e sempre interessanti, rinnovano il mio fervore in questo impegno a far conoscere ed amare, alle nuove generazioni il lavoro degli artigiani, spesso anonimi sostenitori di una economia e di un territorio, e a stimolare la loro conoscenza amore per i prodotti della loro tradizione e naturalmente per la loro terra.
L’incontro con i ragazzi non si limita alla visita guidata del nostro laboratorio e alla spiegazione dei cicli di produzione, ma mira soprattutto a veicolare dei messaggi sulla sana alimentazione, sul saper leggere una etichetta alimentare, sulla conoscenza attenta degli ingredienti e della loro origine. Cerco nella lunga chiacchierata, appena arrivano festosi sotto il gazebo, all’ingresso del nostro punto vendita, di fornirgli simpaticamente tutte le tecniche per riconoscere la qualità degli ingredienti, il loro posizionamento nella giungla delle etichette che lascia sconcertati anche tutti noi adulti se lontani da questo mondo normativo.
Mi soffermo come una mamma su quei sottili messaggi educativi per aiutarli a difendersi dalla pubblicità ingannevole che sempre più colpisce i minori lasciati soli davanti la TV. Si spazia da argomenti di educazione civica, a piccole gocce di etica, il tutto guarnito da scherzose battute sul loro quotidiano.
Cerco di affascinarli facendoli immaginare uomini e donne del domani, capaci di difendere la loro vita , la loro libertà e arbitrio , nonchè i loro futuri figli, dalle frodi, dalle astuzie dei disonesti e dalle attrattive del consumismo sfrenato.
Molti di questi ragazzi vengono da fuori l’Aquila addirittura regione, e rimangono affascinati dall’amore che gli trasmetto per la mia città ferita . La paragono alla loro nonna malata , che certo non va abbandonata, ma curata , visitata insomma coccolata e amata.
A volte facciamo anche piu’ gruppi in una mattina, eppure con ognuno di essi gli argomenti si rinnovano , si rinfrescano di nuove idee e ragioni, come cambiano i loro volti e i loro occhi attenti e spesso affascinati , e tutto questo rende toccante ed entusiasmante ognuna di queste giornate da ormai quasi 40 anni .
In fondo un artigiano vive anche di queste gioie.
Un abbraccio
Maria Teresa Spagnoli
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