Oggi stiamo producendo ” le peschette ” si perchè è così che le chiamiamo tutti qui a L’Aquila , anche se prima di farle diventare delle meravigliose ” pesche rosse ” e colorate , si parte da molto molto lontano, da un dolce semplice e rotondo friabile, delicato, diciamo una piccola semisfera che poi farcita darà quel sorprendente e simpatico risultato di gusto e di aspetto che fa innamorare grandi e piccini. Spesso vengono anche chiamate “Peschette all’alchermes” oppure “Peschette di Acquaviva Picena” ma sempre delle deliziose pesche dolci parliamo.
Mi permetto di dare qualche consiglio a chi è solito fare in casa le ” pesche rosse ” con le nostre basi “peschette o Pesche bianche” (le trovate cliccando qui sul nostro negozio online), ma anche chi non le ha mai fatte , seguendo il nostro procedimento con puntualità , avrà certamente un ottimo risultato e farà felici molti in famiglia ……
Come fare delle ottime “pesche rosse” in casa :
- si prendono i due dischi (pesche bianche) simili di misura
- si accoppiano con una punta di coltello di cioccolata ( tipo nutella ) con una leggera pressione
- si immergono completamente nell’alchermes liquore (senza diluire ) per alcuni secondi ( circa 20/30)
- si estraggono e si sgocciolano del liquido in eccesso su carta o scottex
- si rotolano nello zucchero semolato messo dentro una ciotola bassa e rotonda facendole ruzzolare
- si dispongono dentro le pirottine di carta rotonde ( si procurano in cartoleria o nei negozi specializzati per party . ) poggiate sopra un vassoio da portata,
- si coprono e chiudono molto bene con il film trasparente o una busta di plastica per alimenti,
- si lasciano riposare almeno un giorno pima di consumarle
PS: per i bambini farle bagnare pochi secondi, basta il colore……
per gli adulti bagnate le prime tre pesche ,fatele riposare e sgocciolare , tastarle con le dita , devono essere belle morbide quasi che si rompono.
Se non vengono consumante tutte tenerle sempre incartate molto bene al fresco , rimangono morbide per molti giorni.
Buon divertimento e buona merenda a tutti …
Maria Teresa Spagnoli
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