…oggi c’è il paese di Fossa, piccolo centro della conca aquilana, territorio già esistente nell’età della pietra. I Romani vi erano arrivati nel III sec. a.C., attratti dalla sua posizione: montagna e pianura, terra e acqua.
I ruderi che ci restano testimoniano il ruolo della città di Aveja non certamente militare: le sue mura recingevano magazzini di derrate alimentari… Avevano, gli abitanti di Aveja, già in nuce l’idea di trasformare i prodotti della loro terra in ottimi dolci?!…
Quel posto, che aveva vissuto momenti felici con la storia romana – di cui resta una splendida necropoli e preziosi reperti – con i monaci cistercensi, che hanno lasciato gioielli artistici quale il Monastero di Santo Spirito e la chiesa della Madonna delle Grotte o ad Cryptas, ha poi vissuto momenti gioiosi e golosi con i dolci della Ditta Aveja, nati nel 1977 proprio in quella terra fertile.
Dolci Aveja oggi opera nel nuovo laboratorio a Cavalletto d’Ocre ma ha conservato la stessa filosofia nella produzione accurata e artigianale, selezionando materie prime italiane di qualità, realizzando antiche ricette abruzzesi senza uso di conservanti e coloranti.
Alcuni dei dolci sono senza grassi e senza farina, come i favolosi amaretti morbidi. Da alcuni anni, con la stessa passione sceglie frutta, erbe e radici per l’infusione, con metodi naturali, di liquori tipici della terra d’Abruzzo.
I Dolci Aveja, i torroni e i liquori, con le loro confezioni semplici e le raffinate bottiglie rifinite interamente a mano, rappresentano un binomio inscindibile per le nostre tavole e i nostri regali, secondo cultura e tradizione del buon vivere.
a.r.tin